GUANTI DA LAVORO

Quando si deve acquistare un nuovo paio di guanti ci si può trovare davanti ad un’ampia scelta di prodotti.

A seconda del settore in cui si opera è fondamentale sapere quali guanti sono adatti per garantire una protezione ottimale della mano.

Ma quali sono le principali differenze quando si tratta di questi dispositivi di protezione individuale?

IL MATERIALE

Generalmente i materiali più impiegati nei guanti per uso generale sono la pelle, il nitrile (NBR), il lattice naturale (NRL) e il poliuretano (PU).

Nel caso di nitrile, lattice e poliuretano intendiamo guanti in tessuto spalmati con questi materiali da non confondersi con i guanti monouso in lattice e nitrile.

 

I guanti in pelle  e pelle crosta risultano confortevoli perchè sono traspiranti e, a seconda della qualità, possono essere anche morbidi.

Sono sconsigliati per quegli impieghi in cui è previsto l’utilizzo di olio, grasso, prodotti chimici e sporco in quanto la pelle tende ad assorbire i liquidi, lasciando la mano dell’operatore in contatto con queste sostanze.

Offrono una buona protezione contro i rischi meccanici di varia natura e sono adatti a lavori nell’ambito industriale, di manutenzione, edilizia e agricoltura.

 

I guanti in nitrile (NBR) hanno una maggiore destrezza e proteggono la mano da oli e sporco.

Sono guanti poco traspiranti e che se bagnati tendono a essere scivolosi ma, quando si opera su superfici asciutte, offrono un grip senza eguali.

Sono adatti a settori come agricoltura, autoveicoli, edilizia, trasporto e distribuzione.

 

I guanti in lattice (NRL) offrono una buona protezione in ambienti umidi e sono flessibili, visto lo spessore sottile del tessuto con cui sono realizzati.

Sono traspiranti grazie al dorso areato e possono essere usati in settori come logistica, industria, metalmeccanica e distribuzione.

 

I guanti in poliuretano (PU) sono leggeri, elastici, resistenti alla deformazione e proteggono le mani da oli, oliocarburi e abrasioni, rimanendo sempre elastici.

Riducono la sudorazione grazie al dorso traspirante e sono progettati per facilitare i movimenti ed essere indossato in modo continuativo.

I campi d’impiego di questi guanti sono: settore automobilistico, edilizia, logistica, gestione del magazzino e durante il fissaggio di componenti interni.

LA NORMA DI RIFERIMENTO (UNI EN 388)

L’aspetto principale da tenere in considerazione quado si parla di guanti per uso generale (escludiamo quindi quelli impiegati in azioni o settori che prevedono elettricità/prodotti chimici/temperature alte o basse ecc..) è la protezione contro i rischi meccanici.

I guanti innanzitutto, oltre a dover rispettare i requisiti della UNI EN 420, devono essere anche contrassegnati e testati UNI EN 388 che stabilisce i requisiti obbligatori e prestazionali per questi guanti.

 

Sotto al pittogramma sono riportati quattro numeri che indicano il livello di:

    1. Resistenza all’abrasione (1-4)

    2. Resistenza al taglio (1-5)

    3. Resistenza allo strappo (1-4)

    4. Resistenza alla perforazione (1-4)

Più alto è il valore riportato, maggiore è la resistenza a questo tipo di sforzo.

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